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Bonus sanificazione ambienti di lavoro
In cosa consiste il bonus sanificazione, come e quando richiederlo
Il bonus sanificazione vuole agevolare le aziende che devono sostenere le spese di sanificazione e acquisto di dispositivi di protezione. Con la nuova legge di bilancio 2021 l’Agenzia delle Entrate ha emanato il provvedimento dell’8 gennaio. Con questo provvedimento le scadenze per la richiesta del bonus sanificazione si sono modificate; vediamo meglio in questo articolo tutti i dettagli.
La nuova scadenza del bonus sanificazione
Gli ultimi aggiornamenti riguardo il bonus sanificazione sono compresi nella Legge di Bilancio 2021. Le novità hanno stabilito che il credito d’imposta deve essere utilizzato in compensazione tramite modello f24 o ceduto fino al 30 giugno 2021, anziché fino a fine anno.
La data da ricordare è quindi 31 giugno 2021: nuova scadenza sia per cedere il credito (anche parzialmente) che per usarlo in compensazione.
Altra novità riguarda la data per l’invio della comunicazione, che è stata anticipata a fine maggio 2021, invece che a settembre 2021.
Ci sono nuove istruzioni da seguire per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle spese che danno diritto al credito adeguamento e al credito sanificazione.
In cosa consiste il bonus sanificazione?
Il bonus sanificazione, introdotto con il decreto rilancio D.L. n. 34/2020, garantisce due tipi di credito d’imposta:
- uno pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 fino a un massimo di 80.000 euro per l’adeguamento dei luoghi di lavoro (articolo 120). Questo bonus può essere utilizzato anche per le spese relative a software o computer per lo smart working.
- uno pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 fino a un massimo di 60.000 euro per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale.
Il credito non può superare la misura di 60.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l'anno 2020.
Riassunto delle spese coperte dal bonus sanificazione:
- Spese per adeguare il proprio luogo di lavoro
- Spese per la sanificazione degli ambienti
- Spese per gli strumenti utilizzati per la sanificazione
- Spese per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti (art. 125).
Come effettuare una corretta sanificazione degli ambienti di lavoro
L’Istituto Superiore di Sanità ha emesso due rapporti che forniscono delle indicazione sulla scelta dei prodotti chimici più idonei a ridurre i rischi di infezione.
La sanificazione degli ambienti di lavoro viene svolta con prodotti idonei (ad esempio alcol etilico al 75%, ipoclorito di sodio al 0,5%, perossido di idrogeno).
Gli ambienti più delicati sono ad esempio gli uffici, le aree di produzione, i locali spogliatoi e i locali mensa. Per la sanificazione di questi ambienti di lavoro è fondamentale che vengano trattate tutte le superfici di più frequente contato da parte del personale come le tastiere del pc, i braccioli delle sedie, i tavoli, gli interruttori elettrici, e via dicendo.
Il servizio di sanificazione di Verdeblu per le aziende
Verdeblu, oltre ai trattamenti appena descritti, può intervenire con il trattamento di aerosolizzazione di prodotti disinfettanti che neutralizzano il virus sospeso in aria. Il prodotto nebulizzato si deposita poi sulle superfici andando a controllare anche quei punti che non hanno subito l’intervento localizzato di pulizia-sanificazione.
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