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Lotta biologica contro la Takahashia japonica
Al via uno studio sperimentale per la tutela del verde urbano
Rho, 17 maggio 2024 - Approfittando delle favorevoli condizioni meteo, in questi giorni prende il via un innovativo studio sperimentale volto a testare un metodo di lotta biologica contro la Takahashia japonica, un'invasiva cocciniglia che negli ultimi anni ha minacciato il verde ornamentale del territorio.
Lo studio, condotto dal LEAA (Laboratorio di Entomologia Applicata di Rho) in collaborazione con Verdeblu srl, si propone di valutare l'efficacia di insetti predatori autoctoni per contrastare la diffusione di questa specie aliena.
Un problema diffuso e complesso
La Takahashia japonica, originaria dell'Asia, rappresenta una seria minaccia per la biodiversità locale. La sua capacità di attaccare diverse specie arboree, tra cui gelsi, liquidambar, aceri, bagolari e carpini bianchi, ha messo a rischio anche alberi secolari.
La sua gestione in contesti urbani risulta particolarmente problematica a causa della scarsa conoscenza della sua biologia, della mancanza di prodotti specifici e delle restrizioni all'utilizzo di fitosanitari.
Un'iniziativa collaborativa per una soluzione sostenibile
Lo studio sperimentale si inserisce in un quadro di collaborazione tra diverse realtà del territorio, con l'obiettivo di trovare una soluzione efficace e sostenibile per contrastare la diffusione della Takahashia japonica.
Università degli Studi di Milano: ha fornito un supporto scientifico fondamentale per la definizione del metodo di lotta biologica.
ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste): ha garantito il supporto tecnico e la conformità alle normative vigenti.
Comuni limitrofi: hanno collaborato con segnalazioni e autorizzazioni, consentendo di operare in modo mirato.
60 piante coinvolte e 5 comuni interessati
Lo studio coinvolgerà 60 piante di diverse specie distribuite in 5 comuni del territorio, compresa la riserva naturale del WWF di Vanzago. I primi lanci di insetti utili avranno inizio nei prossimi giorni.
Un passo importante per la tutela del verde urbano
L'utilizzo di insetti predatori autoctoni rappresenta un'alternativa ecocompatibile e duratura all'impiego di prodotti chimici. I risultati dello studio sperimentale potranno fornire preziose informazioni per la definizione di un protocollo di gestione efficace contro la Takahashia japonica, tutelando così il verde urbano e la biodiversità locale.
Conclusione
L'avvio di questo studio sperimentale rappresenta un passo importante nella lotta contro la Takahashia japonica e nella tutela del verde urbano. La collaborazione tra diverse realtà del territorio dimostra l'impegno per trovare soluzioni sostenibili e innovative a favore dell'ambiente.
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